1. *** Il sakè è una “bevanda alcolica” tipicamente giapponese ottenuta da un processo di fermentazione che coinvolge riso, acqua e spore koji. Per quanto venga spesso chiamato “vino di riso”, il processo di produzione è più simile a quello della birra che a quello del vino, e si tratta a tutti gli effetti di una bevanda alcolica ottenuta per fermentazione.
   Nella lingua giapponese, la parola “sakè” ha il generico significato di “bevanda alcolica”

Procedimento:

1. Preparare la pasta esterna unendo l’acqua alla farina e impastando fino a ottenere un impasto liscio, omogeneo ed elastico.
   Formare una pallina con l’impasto e coprirlo con la pellicola; lasciare riposare per circa 30 minuti.
   Nel frattempo, sgusciare i gamberi e tritarli finemente fino a farli diventare una pasta cremosa, unirvi la pancetta cruda di maiale e continuare a tritare fino ad amalgamare il tutto.

   Tritare finemente lo zenzero e il cipollotto e unirlo alla pasta, poi aggiungere i due tipi di soia e il sakè.
   Aggiustare di sale (senza esagerare perché la soia è già salata) e mescolare bene il tutto.
   Lasciare riposare il ripieno e cominciare a stendere la pasta per i ravioli.

   Prelevare una pallina di impasto di circa 2cm di diametro e stenderla con il mattarello fino a formare un cerchio di circa 6/7cm di diametro.

   Disporre un pisello al centro del raviolo.

   Adagiare i ravioli fatti mano a mano su un vassoio leggermente unto di olio coprendoli con un canovaccio per non farli seccare.
   Mettere a bollire una pentola d’acqua del diametro giusto per poterci poi posizionare il cestino di bambù per la cottura al vapore.
   Disporre il cestino di bambù sulla pentola adagiando una foglia di verza o di cavolo cappuccio sul fondo dei ripiani.
   Disporre i ravioli sopra la foglia e fare cuocere per circa 20 minuti.