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tratto da I. Massari.

La Pasta sablée è un impasto composto da farina (fecola e/o frutta secca e/o cacao), grasso, zucchero e liquidi, solitamente albume d’uovo, oppure latte o acqua.
Il nome sablée è di origine francese.
In Francia, infatti, si utilizza molto di più la pasta sablée rispetto alla pasta frolla, che loro chiamano pâte sucrée.
È indubbio il legame con la parola “sabbiatura”, tipica di quegli impasti che prima assumono l’aspetto di una massa slegata e informe, che poi si compatta.

Differenza dalla frolla
Si invertono le parti del burro e dello zucchero.
Per cui abbiamo 3 parti di farina + 2 parti di burro + 1 parte di zucchero.
Ma la differenzia sostanziale stà nella tecnica d’impastamento.
In entrambi i casi si deve evitare la formazione del glutine, ma mentre nella frolla la farina si aggiunge alla fine, nella sablée si impastano prima la farina e la fecola con il burro in modo che questo impermeabilizzi la farina.
Nella frolla, inoltre, il burro va aggiunto intorno ai 20°C, nella sablée invece, si impiega il burro a 7°C-8°C tagliato a cubetti.
Nella sablée è consigliabile utilizzare albumi d’uovo piuttosto che uova intere.
L’aggiunta di liquidi si calcola come per la frolla: si devono rapportare le dosi della ricetta all’assunto

1000 g farina+500 g burro+500 g zucchero+200 g di uova.
A questo punto se il burro eccede la metà del peso della farina, si devono togliere 10 g di uova ogni 25 g di burro in più, e viceversa.

Esempio: 700 g farina+300g fecola+ +700 g burro+300 g zucchero. Quando albume? In conseguenza della regola sul rapporto tra burro e uova, aumentando la quantità di burro di 200 grammi (8 volte 25) dovrò togliere 80 grammi di uova (8 volte 10).Se lavorassi con le uova dovrei usare 120 grammi (200-80 ) di uova per bilanciare la ricetta. Utilizzando solo albume devo allora trasformare i 120 grammi di uova in liquido.Se in ogni uovo abbiamo 3 parti di liquido ed 1 di grasso, (il liquido è i 3/4 del peso), basterà dividere per 4 e moltiplicare per 3 il peso delle uova. L’albume sarà quindi di 90 grammi.

Materie prime
Farina: è preferibile a basso contenuto di glutine, quindi molto debole.
Materia grassa: Il grasso “unge” le proteine della farina impedendo la formazione del glutine.
Zucchero a velo: è consigliabile lo zucchero a velo perché si disperde prima e si lavora meno la pasta.
Fecola: Conferisce all’impasto una sensazione di fondente in bocca.
Uova: è consigliabile inserire solo l’albume  per conferire maggiore croccantezza. Sale: arrotonda il gusto, conferisce friabilità.
Miele: è sconsigliato perché tende a conferire colorazione in cottura.

7 regole d’oro
1. Nella sablée è buona norma inserire sempre una percentuale minima del 20% di fecola su ogni kg di farina, perché la fecola dà la sensazione di fondente in bocca.
2. È consigliabile utilizzare soltanto albumi e non tuorli d’uovo, per dare all’impasto un apporto d’acqua senza ingrassarlo ulteriormente, dato che già il burro è presente in alte percentuali.
3. Non andare sotto i 200 g di zucchero a velo per ogni kg di farina.
4. È possibile arrivare a 1.350 g di burro per ogni kg di polveri (farina e fecola).
5. Cuocere la pasta sablée a basse temperature. Altrimenti si perde croccantezza e si avrà disomogeneità nel colore. Risulta chiara in quanto non contiene elementi che innescano effetti di caramellizzazione, come miele o latte.
6. È ottima come base di supporto per prodotti (crostate, torte, tartellette). Ottima anche per realizzare pasticceria fine da inscatolare (nei sacchetti si romperebbe) o per petit four da servire a fine pasto.
7. È possibile conservare la sablée in frigorifero avvolta in carta da forno per un massimo di 48 ore.

Una volta cotta si conserva per 48+72 ore a condizione che sia protetta dall’umidità e dalla luce.Altrimenti si abbatte in fogli da cruda e una volta congelata si filma e si stocca. Secondo necessità si fa rinvenire in frigorifero.

Pasta sablée ricetta

pinit
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Pasta Sablè VS Pasta Frolla – differenze

Ognuno ha la sua passione per il cibo, solo che non tutti lo sanno….

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