Tagliare la fontina a fettine, mettetela in una ciotola, coprirla con il latte e lasciarla macerare per 2 ore.
Lavare le patate, metterle in una pentola d’acqua fredda, portare a ebollizione, salare leggermente e
cuocere per circa 40 minuti o finché sono tenere.
Scolarle, sbucciarle e passarle ancora calde allo schiacciapatate, facendole cadere sulla spianatoia.
Incorporare la farina, l’uovo e poco sale.
Lavorare gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo, dividerlo in tanti bastoncini lunghi e stretti come grissini, tagliarli a pezzetti, cospargerli con la farina rimasta e rigarli con l’apposita assicella o una forchetta.
Sciogliere il burro a bagnomaria, unire la fontina con il latte e, mescolando continuamente, lasciare fondere il formaggio.
Incorporare i tuorli, uno alla volta, salare, pepare e cuocere, sempre a bagnomaria, per 5 minuti.
Alla fine, la fonduta deve essere liscia e omogenea e non deve filare; in alcune zone, la preparano anche con la toma piemontese semidura o con il castelmagno.
Lessare gli gnocchi in acqua bollente salata, scolarli quando affiorano in superficie con un mestolo forato e distribuirli nei piatti individuali; condirli con la fonduta, che deve scivolare sugli gnocchi, e serviteli subito.